di Bruno Canali
LAIVES Il palazzetto dello sport di Laives è stato
riaperto al pubblico solo da pochi giorni, per dare spazio al Torneo di
capodanno di calcetto organizzato dalla Polisportiva Pineta. Pochi
giorni sono bastati, però, perchè tanti visitatori potessero già
verificare pregi e difetti della struttura. Le maggiori perplessità
riguardano la nuova scala di sicurezza attraverso la quale, in caso di
emergenza in palestra, il pubblico deve dirigersi per scappare verso
l'esterno. Scala appena ultimata e, purtroppo, che già evidenzia grosse
magagne, tanto da far dire a chi l'ha vista che si tratta di un lavoro
fatto non certo “a dovere” . In effetti, i muri della torretta esterna a
cielo aperto, dentro la quale scende la scala di emergenza, sono già
macchiati da preoccupanti infiltrazioni di acqua piovana, acqua che
scende fino a terra. La stessa acqua allaga pure gli scalini in pietra,
che possono così diventare una trappola pericolosissima quando le
temperature, come è in questo periodo, scendono sotto lo zero e
ghiaccia. Insomma, grosse perplessità per il risultato di un lavoro che
evidentemente non deve essere stato fatto a regola d'arte. Ovviamente le
voci critiche su questa situazione circolano rapidamente e già si
registra una presa di posizione da parte del capogruppo Pdl in consiglio
comunale, Christian Bianchi. «E' uno spettacolo desolante - dice
Bianchi - quello che si presenta in questi giorni agli occhi di tanti
sportivi che seguono il torneo di calcetto in palestra, una situazione
che mi auguro venga chiarita e contestata da parte della giunta comunale
a chi ne porta le responsabilità, chiedendo il risarcimento dei danni
laddove ci sono. Spero anche che non succeda come con altri lavori
pubblici, vedi la mensa scolastica oppure, anni fa, la palazzina servizi
in zona Galizia e il piazzale davanti al distretto sociosanitario, dove
il Comune è stato costretto a ulteriori, ingenti spese per sistemare
lavori fatti male e anche a imbarcarsi in cause costose e dagli esiti
imprevedibili per tentare di farsi indennizzare da qualche impresa».
Difficile dare torto a queste voci critiche se si guarda effettivamente
anche ad altri progetti, primo fra tutti quello relativo alla mensa
scolastica appunto, dove il Comune è ancora in causa con la ditta che ha
eseguito i lavori. C'è stato un periodo nel quale nella mensa
scolastica gocciolava l'acqua piovana e si era staccata una parte del
controsoffitto. Situazione simile a San Giacomo, dove pure si possono
notare, sui muri perimetrali di teatro e palestra, i segni
inequivocabili delle infltrazioni di acqua piovana o di umidità dal
suolo e questo in costruzioni che hanno solo pochi anni di vita. Andando
a ritroso, come ricorda anche il consigliere Bianchi, non si può non
ricordare i grossi problemi costruttivi che penalizzavano la palazzina
servizi in zona sportiva Galizia, così come i guai con la pavimentazione
del piazzale davanti al distretto di via Innerhofer e anche con il
complesso che ospita la casa di lungodegenza Domus Meridiana, tutti
edifici pubblici, la cui costruzione è stata seguita direttamente dagli
uffici lavori pubblici comunali. Quasi una “maledizione” che accompagna
gli interventi di carattere pubblico.
Alto Adige 30-12-12
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