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venerdì 28 dicembre 2012

Laives «É STATO UN ANNO POSITIVO E DI RISULTATI»

Liliana Di Fede analizza il 2012 ed evidenzia il clima di stabilità in maggioranza e i progetti finalizzati: Vallarsa e Don Bosco 

di Bruno Canali
LAIVES Un altro anno, anche dal punto amministrativo comunale, sta per concludersi. E' anche l'anno che ha segnato il giro di boa per l'attività dell'amministrazione comunale di Laives, che si avvia verso la seconda metà del mandato, da qui al 2015. Il momento è utile quindi per un primo bilancio, anche alla luce delle prospettive a venire. Ne abbiamo parlato con Liliana Di Fede, primo cittadino di Laives. Si chiude il 2012: che anno è stato dal punto di vista politico e amministrativo per il Comune di Laives? «E' stato indubbiamente un anno nel corso del quale ci siamo stabilizzati come coalizione di maggioranza. Anche il clima in giunta è positivo; un anno che era iniziato con qualche dispiacere per alcuni cambi in giunta, ma adesso posso affermare che c'è un'importante base politica per poter lavorare al meglio». Che impressioni si porta, come sindaco, rispetto ai 12 mesi passati? «Dal punto di vista amministrativo, la mia impressione è che sia finalmente impostato un percorso sulla base della visione amministrativa più efficiente. Come team incominciamo a vedere anche i primi risultati e parlo ad esempio di iniziative come l'acquisto recente della zona Vallarsa, oppure dell'incidenza al minimo indispensabile dell'Imu e ancora, alla procedura avviata per l'acquisizione del terreno Odar accanto al Don Bosco». A proposito di Imu e tariffe in generale, lei ha già aniticipato, con una certa soddisfazione, che siete riusciti a mantenerle al minimo possibile o invariate. «Sì, l'Imu siamo riusciti ad applicarla con riduzioni per la prima casa e non è stato facile. Ribadisco che siamo stati tra i primi a fissarla e per arrivare a questo bisogna riuscire preventivamente a ricostruire scenari molto complessi, onde evitare poi di avere brutte sorprese. Idem per il bilancio di previsione 2013, che porteremo in consiglio prossimamente: anche qui l'impostazione di fondo che ci siamo dati è stata quella di evitare il più possibile aumenti e questo ha significato calcoli precisi e valutazioni rigorose per cercare di “starci dentro”». Siete a metà mandato amministrativo, cosa prevedete guardando avanti? «Un po’ alla volta stiamo impostando tutto ciò che sostanzialmente volevamo, in modo che sia realizzabile se non subito almeno nel prossimo futuro. Il nostro programma amministrativo era ambizioso, ma diverse cose sono avviate, vedi scuola di Pineta o serbatoio idrico, per citarne due». E i rapporti tra maggioranza e opposizione? Non sono mai sati tranquilli... «Sinceramente, quando ho iniziato come sindaco, pensavo a una stretta collaborazione con l'opposizione. Mi sono dovuta rendere conto però che purtroppo non è così e i tempi non sono maturi. Certo, avevo aspettative diverse sotto il profilo politico; ne prendo atto e andiamo avanti. Aggiungo solo che non giovano a nessuno certe iniziative che servono solo ad appesantire il lavoro dei nostri uffici, solo per rispondere a richieste che magari sono mutuate da altre realtà o le uscite dall'aula per far mancare i numeri. Anche il prossimo anno non sarà facile, ma lavoreremo per garantire a Laives quei finanziamenti che la sua peculiarità, anche a livello provinciale, richiede e merita. Non siamo un comune ricco e proprio per questo servirebbe maggiore compattezza politica e l'amministrazione che funzioni». 
Alto Adige 28-12-12

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