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mercoledì 14 marzo 2012

ECOSISTEMA Insistiamo a spargere diserbanti sperando che non succeda nulla


 Alle prime avvisaglie della primavera strade, ferrovie, persino marciapiedi, parchi cittadini, aiuole vengono cosparsi di diserbanti, in una lotta senza quartiere contro la gramigna, la malva, la borragine e qualsiasi cosa verde che osi “imbrattare” la pulizia della nostra vita urbana.
 Centinaia di quintali di prodotti chimici di cui le etichette banalizzano gli effetti sull’ ambiente ma che, in realtà, possono causare gravi danni agli ecosistemi, alle acque libere e di falda e impoverire la biodiversità.
 Si moltiplicano inoltre gli allarmi sui loro effetti sulla salute, tanto che in alcune nazioni come l’ Argentina ne è stato vietato l’ uso in prossimità delle abitazioni.
 Noi continuiamo a diffonderli spensieratamente e mentre l’ erba assume un colore giallo bruciato di morte (davvero preferiamo questo spettacolo a quale che ciuffo verde o fiorellino?) nessuno si preoccupa del fatto che queste molecole, aggiunte a quelle dell’ inquinamento, degli insetticidi, alle polveri sottili formino un cocktail micidiale che devasta la salute dei più vulnerabili, bambini per primi.
 Alla faccia della sostenibilità che tanto riempie i discorsi persino dei politici.
Francesco Maria Mantero 
Alto Adige 14-3-12

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